Abbracciando il quotidiano incontriamo la Verità e la Vita.
Roma
8 mag 2014
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Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di visitare la Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, insieme a mons. Giuseppe Scotti. Con questa visita cogliamo l’opportunità per riflettere sulla nostra identità in rapporto alla Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. Mons. Scotti ci ha invitato a collegare la visita con la nostra identità di suore di Santa Marta.
Come abbiamo voluto esprimere nell’immagine da noi preparata, la nostra identità è un intreccio tra vita di preghiera e azione. Come Edith Stein è stata capace di abbracciare la sorte del suo popolo perché donna contemplativa, così ogni suora di Santa Marta è chiamata ad abbracciare il suo quotidiano, talvolta segnato dall’apparente assenza di Dio. Il nostro essere spose di Cristo seguendo il cammino fatto da Marta nella fede, ci permette di vedere Dio lì dove Lui “si è nascosto”. Siamo chiamate ad abbracciare “il roveto ardente” nella fatica, perché è lì che ci aspetta il nostro Signore. Siamo capaci di volare dove c’è la necessità perché abbiamo capito che la contemplazione del Cristo nella preghiera ci fa sollecite ai bisogni dell’uomo, proprio come il Buon Samaritano che il P. Rupnik ha voluto proporre come modello di sequela del Signore.
Sprigionando questo nostro stile di vita nel mondo, arriveremo ai cuori di tanti e tante giovani che cercano il senso della propria esistenza e si chiedono il perché di una scelta di vita come la consacrazione religiosa, in un momento storico dove è possibile “fare del bene” senza ricorrere ad essa. A questa ricerca viene incontro il motto della Giornata di preghiera per le vocazioni di quest’anno: “Apriti alla Verità porterai la Vita”. È la Chiesa che invita i giovani ad aprirsi alla Verità che è Cristo. Siamo noi disponibili a renderci provocazione e richiamo per ognuno di loro?
Siamo convinte che la freschezza e la radicalità del nostro carisma è ancora oggi attraente e attuale, così con il desiderio di renderci provocazione nella Chiesa e nel mondo, ricordiamo che siamo presenti nello spazio digitale.
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